TUTORIAL: SCATTARE FOTO CON REFLEX

Tutorial: Fotografia notturna

Di notte con la tua EOS

Non lasciare la fotocamera a casa alla fine della giornata: le ore notturne offrono un'ampia gamma di opportunità per continuare a scattare.
In questo tutorial copriremo alcune tecniche e funzioni utili da comprendere.
• Vibrazioni della fotocamera
• Treppiedi
• Scatti da remoto
• Blocco dello specchio
• Impostazione manuale
• Esposizioni posa
• Noise reduction/Riduzione rumore
• I soggetti adatti alle foto notturne 

Dublino di notte, © Shailesh Kulkarni, Canon EOS 500D
Vibrazioni della fotocamera Può sembrare ovvio, ma la prima cosa da tenere presente è la riduzione dei livelli di luce. Puoi aumentare il livello di sensibilità del sensore digitale della fotocamera aumentando il valore ISO. Puoi anche scattare con un'apertura ampia dell'obiettivo per aumentare la quantità di luce che raggiunge il sensore. Ma è probabile che ti servano velocità dell'otturatore più lunghe per ottenere l'esposizione corretta.
Il problema connesso alle velocità dell'otturatore più lunghe sono le vibrazioni della fotocamera. Non è possibile tenere la fotocamera completamente ferma se la tieni con le mani. Le velocità dell'otturatore più lunghe non alterano la quantità di vibrazioni della fotocamera, ma aumentano le opportunità che si verifichino. Una lunghezza focale più lunga, inoltre, aumenta gli effetti delle vibrazioni della fotocamera, perciò un suggerimento per la fotografia notturna è usare un obiettivo con lunghezza focale ridotta: 18 mm o 24 mm andrà bene.

Treppiedi

Per quanto ti sforzi di mantenere una posizione stabile, oscillerai lateralmente o in avanti e indietro. Un treppiede stabile e solidamente posizionato sul terreno ti permette di esporre l'immagine per diversi minuti senza vibrazioni della fotocamera.
Il rischio principale di movimento della fotocamera su un treppiedi è il momento in cui premi il pulsante dell'otturatore per iniziare l'esposizione. Toccare la fotocamera può causare leggere vibrazioni che si stabilizzano dopo uno o due secondi e possono influire sull'esposizione per pochi secondi o più a lungo.
Per evitare questo effetto, puoi usare la funzionalità autoscatto integrata nella tua EOS, grazie alla quale i movimenti creati dalla pressione del pulsante di scatto si annulleranno prima dell'esposizione. Il ritardo di 2 secondi è ideale per fotografare soggetti statici con la fotocamera su un treppiede.

Raggio della speranza, © Marco Lieberwirth 2010, Canon EOS 400D
Scatti da remoto
Se stai fotografando un soggetto in movimento e hai bisogno di far scattare l'otturatore in un momento preciso, puoi ricorrere a un comando a distanza Canon. Il comando è dotato di un cavo corto con spina e si collega alla presa per comando a distanza della fotocamera. Sull'altra estremità del cavo è presente una piccola unità con un pulsante. Premendo il pulsante l'otturatore della fotocamera scatta senza alcuna vibrazione.

Leone di notte, © Pierre Morlon 2010, Canon EOS 400D
Blocco dello specchio
Molte fotocamere EOS offrono una funzione di blocco dello specchio, configurabile tramite le funzioni personalizzate. Lo specchio all'interno della fotocamera riflette la luce inviandola verso il mirino. All'inizio dell'esposizione, lo specchio sale verso l'alto per lasciare che la luce raggiunga il sensore sul retro della fotocamera. Tuttavia, è possibile che si verifichi qualche piccola vibrazione nella fotocamera quando lo specchio colpisce gli ammortizzatori in schiuma al termine del suo scatto rapido.
Grazie al blocco dello specchio, premendo una volta il pulsante dell'otturatore lo specchio si solleva. A questo punto puoi attendere uno o due secondi affinché le vibrazioni si interrompano prima di premere nuovamente il pulsante di scatto per far scattare l'otturatore.

Impostazione manuale

L'esposizione precisa delle scene notturne non si ottiene facilmente. Questo si verifica in parte perché ci sono ampie aree scure nella scena e in parte perché esposizioni diverse possono offrire risultati egualmente soddisfacenti.
È arrivato il momento di disattivare le opzioni automatiche della tua fotocamera e di impostare la modalità di scatto manuale (M). Così facendo, la scala di compensazione dell'esposizione si trasforma in una scala di esposizione manuale. Regolando la velocità dell'otturatore, l'apertura e il valore dell'ISO finché il contrassegno raggiunge il punto centrale (pari a zero) della scala, puoi ottenere lo stesso valore di esposizione che avrebbe impostato automaticamente la fotocamera.
Per iniziare, scatta una foto utilizzando l'esposizione consigliata. Ora puoi regolare uno dei valori dell'esposizione (generalmente la velocità otturatore) e scattare un'altra immagine per vedere se il risultato migliora. In pochi scatti dovresti riuscire a ottenere la foto che cerchi. Ma non fermarti qui. Continua a sperimentare con valori di esposizione differenti per vedere se ottieni risultati altrettanto interessanti.

Museo d'arte islamica, © Rhandy Pelaez 2010, Canon EOS 550D
Esposizioni posa La tua EOS permette di impostare tempi di esposizione massimi di 30 secondi. La modalità "Posa" (B) permette di esporre l'immagine molto più a lungo. L'impostazione della modalità "B" varia a seconda del modello, consulta il manuale di istruzioni per dettagli precisi su come impostarla.
Quando tieni premuto il pulsante di scatto nella modalità "B", l'otturatore rimane aperto finché non rilasci il pulsante. Con il comando a distanza puoi bloccare l'otturatore in posizione aperta per non dover tenere il pulsante premuto durante la lunga esposizione.
La modalità "B" è adatta a fotografare le scie lasciate dalle stelle nel cielo notturno: sembrerà che le stelle si siano spostate con un movimento relativo alla terra, disegnando percorsi circolari nel cielo. Le lunghe esposizioni nella modalità posa sono anche perfette per fotografare scene usando la luce della luna.

Noise reduction/Riduzione rumore

Le lunghe esposizioni possono aumentare i disturbi in un'immagine, che la deteriorano e distruggono i dettagli. Tutte le più recenti fotocamere EOS sono dotate della funzione Riduzione disturbo lunghe esposizioni, che può essere attivata dal menu delle impostazioni della fotocamera.

Leonardo da Vinci, © Alessandro Sciascia 2010, Canon EOS 20D
Ora la fotocamera è in grado di rimuovere la maggior parte dei disturbi mentre scrive i dati dell'immagine sulla scheda di memoria. Tuttavia, questa procedura dura quanto l'esposizione effettiva, quindi un'esposizione di due minuti richiede altri due minuti prima di poter visualizzare l'immagine nella schermata di revisione. Durante questo tempo, non è possibile scattare altre foto.
Le riprese in RAW sono consigliate per la fotografia notturna, poiché permettono di regolare ulteriormente l'immagine, tramite il software Digital Photo Professional (DPP) di Canon, rispetto ai file di qualità JPEG. Inoltre, puoi disattivare la funzionalità Riduzione disturbo lunghe esposizioni e applicare la riduzione del disturbo tramite DPP.

Soggetti

Ora che hai afferrato le tecniche, seleziona la luce e i soggetti per le tue foto.
Il breve periodo al crepuscolo, subito dopo il tramonto, assicura un effetto molto suggestivo. Il cielo attorno all'orizzonte è ancora illuminato, anche se il sole non è più visibile. Quando il sole è basso nel cielo, la luce è molto più calda rispetto a quella di quando il sole è in alto: è per questo che spesso al crepuscolo i colori sono fantastici. Effetti simili sono anche visibili all'alba, ecco perché se il tuo soggetto non è nella posizione ideale per approfittare del crepuscolo, prova a svegliarti presto e a vedere se le riprese con il sole sul lato opposto migliorano la situazione.
Nelle città, il soggetto è spesso la luce stessa. Sperimenta con la fotografia di insegne al neon, semafori ed edifici illuminati. Scatta a diverse esposizioni per vedere tutti i possibili risultati. Scattare subito dopo la pioggia raddoppia l'interesse perché le luci sono riflesse dalle strade bagnate e nelle pozzanghere.
Anche i fuochi d'artificio sono un soggetto fantastico. La procedura standard è impostare una velocità dell'otturatore più lunga per catturare la scia e le esplosioni. Imposta la fotocamera in modalità manuale (M) e scegli un'apertura tra f/8 e f/16 e una velocità dell'otturatore tra i 5 e i 10 secondi. La velocità dell'otturatore dipende soprattutto dalla frequenza con cui esplodono i fuochi d'artificio.
Anche se la fotocamera usa la messa a fuoco automatica, ottenere una buona messa a fuoco potrebbe essere più difficile al buio. Per questo è meglio impostare l'obiettivo in modalità manuale (MF) e mettere a fuoco su qualcosa posta alla stessa distanza dei fuochi d'artificio.

Fuochi d'artificio, © Maciej Blum 2010, Canon EOS 350D


Guida illustrativa: Fotografia d'azione

Effetto di movimento con il panning

Una grande foto d'azione può cogliere l'attimo critico o registrare il movimento in un modo impossibile con altri mezzi.
Se ti spaventa scattare foto d'azione con la tua Canon, non temere. Combinando i semplici consigli di questo tutorial, le utili funzionalità della tua fotocamera e un po' di pratica riuscirai a scattare foto di cui puoi essere orgoglioso.

Velocità otturatore: 1/25 di sec., © Miles Willis
Un modo per creare l'effetto del movimento nella tua fotografia è usare la tecnica nota come "panning". Con il panning si usano velocità dell'otturatore ridotte, combinate a un movimento orizzontale della fotocamera per seguire il soggetto. Se realizzato correttamente, il soggetto rimane nitido mentre lo sfondo avrà una bellissima sfocatura da movimento.
Inizia con una velocità dell'otturatore di 1/30 di sec. e varia tra 1/15 e 1/60 di sec., a seconda della velocità del tuo soggetto. Inizia a seguire il tuo soggetto attraverso il mirino ben prima di scattare la foto, tieni la fotocamera il più possibile stabile, riducendo al minimo i movimenti verticali e l'inclinazione.

Auto GP - Monza, © Simone Simone 2011, EOS 7D
Quando sei pronto, premi delicatamente l'otturatore e continua a seguire il soggetto mentre la foto viene esposta e ben oltre la chiusura dell'otturatore, per garantire un movimento fluido dall'inizio alla fine. Un suggerimento utile: prova la modalità di scatto continuo. Tenere il dito sul pulsante di scatto durante il movimento del panning può aiutare a ridurre le vibrazioni della fotocamera al minimo.
Potrebbe anche essere necessario modificare l'impostazione dello stabilizzatore d'immagine della tua fotocamera:
    • Per le EOS: salvo obiettivi dotati di stabilizzatore d'immagine con "modalità 2" (per il panning), disattiva l'IS; in caso contrario, l'obiettivo potrebbe correggere il movimento del panning e influire sulle foto finali.
    • Per le PowerShot e IXUS: la maggior parte delle PowerShot IXUS più recenti è dotata di Intelligent IS, che rileva il panning e regola la fotocamera di conseguenza. Qualora non fosse così, basta impostare la modalità IS su "Panning".

La pratica rende perfetti

La chiave del buon panning è fare pratica, sperimentare con le impostazioni e perfezionare la tecnica.

Stock car in corsa, © Catherine Doyle 2012, Canon EOS 400D
È assai probabile che i tuoi primi risultati siano poco soddisfacenti, perciò è una buona idea far pratica su soggetti di importanza relativa prima di approdare a un evento importante. Perfino i maggiori fotografi di sport devono realizzare molti scatti per ottenere un buon risultato. Scatta tante foto, analizza le tue immagini in seguito e torna a farne ancora.
Non pensare che il panning sia adatto agli scatti d'azione più ovvi; una volta che avrai imparato a farle, puoi usare questa tecnica per un'ampia gamma di soggetti. Inoltre, può aggiungere una nuova dinamica alle tue immagini di viaggio.

Velocità otturatore: 1/15 di sec., © Miles Willis
Dopo lo scatto
L'editing delle immagini dopo una sessione di panning è essenziale. Non scoraggiarti quando scoprirai quante inquadrature non sono all'altezza: la stessa frustrazione attende i fotografi professionisti. Una volta che avrai la tua selezione finale, usa il software in dotazione con la fotocamera per ritagliare e regolare le immagini finché non avranno l'aspetto che cercavi.
A volte, una velocità maggiore dell'otturatore può assicurare un'immagine migliore, bloccando il soggetto nell'azione. Alla pagina successiva troverai un video che ti mostra come fare.

Velocità dell'otturatore differenti permettono di ottenere effetti diversi

Anche le immagini che congelano il soggetto in movimento permettono di catturare velocità e azione. Questo video mostra gli effetti delle differenti velocità dell'otturatore.

Momenti in movimento

Questo video dimostra gli effetti delle differenti velocità dell'otturatore
Entra nella Photogallery
Ora che sai come catturare l'azione con le tue foto non ti resta che provare tu stesso. Rivedi le foto che hai scattato e carica le immagini migliori nella Galleria You Connect. La tua immagine potrebbe essere selezionata per il prossimo mese.
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L'obiettivo EF 70-200 mm f/4L USM è una soluzione eccellente e conveniente che ti avvicina all'azione. Si tratta di un teleobiettivo zoom ad alte prestazioni della gamma Canon L che unisce peso ridotto, dimensioni compatte e un'apertura massima di f/4, perfetta per le foto di sport, natura e viaggi.
In alternativa, l'EF 70-200 mm f/4L IS USM è dotato di uno stabilizzatore d'immagine (IS) da quattro stop, che lo rende la soluzione ideale per le foto a mano libera.
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Tutorial: L'esposizione

Esposizione perfetta

Per poter catturare l'immagine perfetta, il sensore digitale della tua EOS ha bisogno di essere esposto alla luce per il tempo giusto.
Questo tutorial illustra come la tua EOS misura la luce e converte tali misurazioni in impostazioni di esposizione e offre tecniche di regolazione dell'esposizione che ti aiuteranno a catturare le immagini che desideri.
• Quali fattori sono in gioco nell'esposizione?
• Modalità di misurazione
• Guarda la differenza in modalità Live View
• Compensazione dell'esposizione
• Bracketing automatico dell'esposizione (AEB)
• HDR (High Dynamic Range, ampia gamma dinamica)
• Esposizione multipla

Red Light, © Richard Craze 2012, Canon EOS 600D
Quali fattori sono in gioco nell'esposizione? Tre fattori influiscono sull'esposizione fotografica.
Velocità otturatore: l'intervallo di tempo durante il quale la luce raggiunge il sensore. Può durare poco, ad esempio 1/4000 di secondo, o molto, ad esempio 30 secondi o più.
Apertura: le dimensioni del foro nell'obiettivo attraverso cui passa la luce. Un'apertura ampia dell'obiettivo, come f/2.8, permette il passaggio di molta luce. Per contro, un'apertura piccola, come f/16, blocca la maggior parte della luce.
Valore ISO: la sensibilità del sensore digitale. Un valore ISO basso, ad esempio 100, significa una scarsa sensibilità. Un valore ISO alto, come 12.800, comporta una maggiore sensibilità alla luce del sensore. 

Modalità di misurazione

L'esposimetro nella tua EOS misura la luminosità della luce che entra nell'obiettivo.
Quindi imposta, o ti permette di selezionare, la velocità dell'otturatore, l'apertura dell'obiettivo e il valore ISO ottimali per ottenere un'esposizione corretta. La maggior parte delle fotocamere EOS attualmente in commercio offre quattro modalità di misurazione dell'esposizione. Consulta il manuale di istruzioni in dotazione con la fotocamera. Di seguito sono descritte le differenze tra tali modalità.
Misurazione valutativa: un modo di misurazione generico e adatto a molte situazioni che divide l'area dell'immagine in varie zone. I sensori poi misurano la luminosità della luce in ciascuna zona in base al tipo di scena impostata.

Misurazione parziale: effettua la lettura dall'area centrale del mirino (dal 6 al 10%, a seconda del modello di fotocamera). Questa modalità può essere utile quando lo sfondo è molto più luminoso del soggetto, come in caso di retroilluminazione.


Misurazione spot: utile quando si desidera misurare un'area specifica del soggetto o della scena (dall'1,5 al 4% del mirino, a seconda del modello di fotocamera). Per situazioni simili alla misurazione parziale ma quando il soggetto è una parte più piccola della tua immagine.
  

Misurazione media pesata al centro:
 la fotocamera tiene in maggiore considerazione l'area centrale del mirino, impostando la misurazione al centro e poi calcolando un valore medio in base all'intera scena.


Guarda la differenza in modalità Live View
Grazie alla fotografia digitale puoi vedere l'immagine che hai scattato entro uno o due secondi dall'esposizione. Tuttavia, con gli scatti in modalità Live View puoi vedere che aspetto avrà l'immagine prima di scattare la foto.
Premendo il pulsante "Info" mentre sei in modalità Live View puoi vedere l'istogramma e controllare l'esposizione. Lo scopo è tenere i picchi dell'istogramma entro i limiti del grafico. I picchi che superano il bordo a sinistra indicano la perdita di dettagli nelle ombre, mentre i picchi che superano il bordo a destra indicano la perdita di dettagli nelle tonalità chiare.

Norfolk Hawker, © Miles Bostock 2012, Canon EOS 550D

Compensazione dell'esposizione

In alcuni casi, l'esposizione proposta dalla tua EOS potrebbe non essere quella che desideri.
Se fotografi un paesaggio coperto da neve o una sposa in bianco, ad esempio, l'esposimetro della fotocamera potrebbe confondere la quantità di bianco presente nell'inquadratura. In questo caso, è meglio compensare l'esposizione consigliata dalla fotocamera impostandola su valori maggiori.
La funzione di compensazione dell'esposizione sulla tua EOS, disponibile sul pannello LCD in alto sulla fotocamera o sul display sul retro, ti permette di farlo con facilità. La scala va generalmente da -3 a +3, con un piccolo contrassegno a indicare il valore selezionato. Su molte fotocamere EOS è necessario premere il pulsante "±" sul retro della fotocamera e ruotare la ghiera principale per spostare il contrassegno da "0" in modo da assegnare un valore di compensazione dell'esposizione positivo o negativo. Per ulteriori dettagli, consulta il manuale di istruzioni della fotocamera. 
Un paesaggio luminoso coperto di neve potrebbe richiedere fino a +2 stop di compensazione dell'esposizione. Un'impostazione di +1 potrebbe essere perfetta per una sposa in abito bianco. La compensazione dell'esposizione con valori negativi è usata per soggetti dai toni scuri, specialmente se riempiranno l'inquadratura o verranno ripresi su sfondi scuri: fiori blu e viola con foglie verdi, ad esempio.
Grazie alla modalità Live View, puoi compensare l'esposizione e vedere il risultato ancora prima di scattare.

Bracketing automatico dell'esposizione (AEB)

È possibile automatizzare la compensazione dell'esposizione grazie al bracketing automatico dell'esposizione (AEB).
Questa funzione scatta tre foto in rapida successione, ciascuna con una diversa quantità di compensazione. Puoi iniziare con l'impostazione predefinita della fotocamera e aggiungere compensazione positiva o negativa a livelli selezionabili (ad esempio, -1, 0 e +1 o -2, 0 e +2).
Il valore dell'esposizione (velocità dell'otturatore o apertura), modificato dalla compensazione, dipende dalla modalità di scatto impostata. Nella modalità di priorità all'otturatore (Tv) viene modificata l'apertura; nella modalità di priorità all'apertura (Av), viene modificata la velocità dell'otturatore. In modalità Program AE (P) può cambiare uno qualsiasi dei due valori o entrambi.
L'impostazione AEB può essere molto utile se l'esposizione corretta non sembra dare un buon risultato ma non si è certi di come modificarla. L'impostazione ha anche un'altra applicazione: la fotografia HDR (High Dynamic Range, ampia gamma dinamica).
HDR (High Dynamic Range, ampia gamma dinamica) C'è un limite alla quantità di gamma dinamica in una scena che un sensore digitale è in grado di catturare. Se desideri ottenere più dettagli nelle parti chiare come il cielo, potresti perdere dettagli nelle ombre più scure. Regolando l'esposizione per catturare i dettagli nelle ombre si possono invece causare perdite di dettagli nelle parti più chiare.
Per superare questa limitazione, prova a scattare due o più immagini a esposizioni differenti e unirle in una fotografia finale. In questo modo puoi aumentare la gamma dinamica e ottenere contemporaneamente dettagli nelle parti chiare e nelle ombre. Questo tipo di effetto si chiama HDR (High Dynamic Range, ampia gamma dinamica). 
Puoi creare immagini HDR grazie al software Digital Photo Professional (DPP) di Canon. Innanzitutto, scatta tre foto utilizzando il bracketing automatico dell'esposizione (AEB) con impostazione -2, 0 e +2. Trasferisci le immagini su un computer e apri DPP. Nel menu "Tools" (Strumenti), scegli "Start HDR tool" (Avvia strumento HDR), seleziona le tre foto e fai clic su "Start HDR" (Avvia HDR). A quel punto il software visualizza l'immagine HDR creata dalla loro unione, con selettori che permettono di regolare luminosità, saturazione, contrasto e varie altre opzioni di ottimizzazione dei dettagli.
Le fotocamere EOS più recenti sono dotate della funzione "Controllo retroilluminazione HDR". Impostandola, la fotocamera scatta automaticamente una serie di immagini a esposizioni diverse e le unisce in una sola immagine. Il risultato è una fotografia con buoni dettagli nelle zone luminose e nelle ombre. Alcuni modelli permettono anche di creare l'effetto HDR all'interno della fotocamera e di controllare la gamma dinamica. Per i dettagli, consulta il manuale di istruzioni. 

Esposizione multipla

Unire due o più esposizioni separate permette di creare effetti interessanti.
Ad esempio, puoi aggiungere la luna o le stelle a un cielo notturno vuoto, oppure mostrare lo stesso soggetto due o tre volte nella stessa scena. Gli effetti di esposizione multipla possono essere creati con qualsiasi fotocamera EOS a partire da qualsiasi immagine mediante lo strumento di composizione in Digital Photo Professional (DPP).
I modelli EOS-1D X, EOS 5D Mark III ed EOS 6D permettono di scattare numerose immagini e di unirle in un'unica immagine finale. Esistono numerose opzioni. Per un'esposizione multipla, puoi scattare da due a nove immagini. Puoi scegliere di salvare tutte le immagini scattate o solo l'immagine finale e il modo in cui le immagini vengono unite: tutti e tre i modelli offrono le opzioni Additive (Additiva) e Average (Media), mentre EOS-1D X ed EOS 5D Mark III offrono anche Bright (Luminosa) e Dark (Scura).
Additive (Additiva) unisce le immagini in modo cumulativo. Il risultato in genere è un'immagine scura, pertanto è consigliabile usare la compensazione negativa dell'esposizione: -1 stop per due esposizioni, -1,5 stop per tre esposizioni, -2 stop per quattro esposizioni.
Average (Media) applica automaticamente la compensazione negativa dell'esposizione sulla base del numero di scatti.
Bright/Dark (Luminosa/Scura) confronta la luminosità (o l'oscurità) della prima immagine con quella delle immagini successive. La parte luminosa (o scura) rimane nell'immagine. I colori potrebbero essere misti, in base al rapporto di luminosità (od oscurità) delle immagini confrontate.
Se si scattano esposizioni multiple in modalità Live View, puoi vedere l'unione delle varie foto man mano che le scatti.


Guida illustrativa: Il colore

Perfeziona i colori nelle tue foto

Sin dalla nascita della fotografia a colori, i fotografi li sfruttano per creare un maggiore impatto. Saper controllare e usare i colori in modo appropriato può davvero fare la differenza nella qualità delle tue foto.

Peterborough Fair, © Simon Firth 2012, Canon EOS 350D
Stile Foto Uno dei modi per controllare colori e aspetto con una EOS sono le opzioni di Stile Foto, che offrono impostazioni ottimizzate in base a Nitidezza, Contrasto, Saturazione e Tonalità colore. La buona notizia è che la tua EOS dispone di una gamma di preimpostazioni che coprono numerose situazioni di scatto.

Imposta la ghiera di selezione in altro a destra della tua EOS in modo da selezionare una delle opzioni della zona creativa (<P>, <Tv> o <Av>), quindi premi il pulsante contrassegnato dal simbolo cerchiato in rosso nell'immagine sulla destra e scegli uno Stile Foto tra quelli elencati di seguito.

Automatico:
La fotocamera seleziona automaticamente le impostazioni che reputa ottimali
<Standard> (Standard):
L'impostazione predefinita. Questa opzione produce immagini nitide, un buon contrasto e colori intensi 
Ritratto:
Riduce leggermente la nitidezza e offre una resa precisa dei toni della pelle
Paesaggio:
Dà risalto a verdi e blu e aumenta la saturazione
Neutro:
I colori sono naturali ma attenuati
Immag. fedele:
Offre una resa dei colori che si avvicina il più possibile al modo in cui l'occhio li percepisce con luce diurna
Monocromo:
Crea immagini in bianco e nero. Puoi anche applicare quattro diversi filtri (giallo, arancione, rosso e verde) e quattro effetti tonali (seppia, blu, viola e verde) 
Le fotocamere EOS e PowerShot serie G ed S ti permettono di scattare foto in formato RAW. A quel punto è possibile cambiare lo Stile Foto mediante il software DPP fornito con la fotocamera.

Altri modi per arricchire i colori e migliorare l'aspetto delle tue foto

Uno dei tanti modi per regolare i colori nelle foto è l'impostazione Stile Foto. Ecco qualche semplice suggerimento che permette di provarla.
Filtri creativi Molte fotocamere EOS ti permettono di applicare Filtri creativi all'interno della fotocamera. I filtri comprendono B/N granuloso, Art bold, acquerello e fotocamera giocattolo e offrono la possibilità di aggiungere ulteriori opzioni alle tue immagini. 
Basic +
Con le ultime fotocamere EOS puoi selezionare l'ambiente e il colore delle tue foto quando utilizzi le impostazioni Zona base sulla ghiera di selezione. Le opzioni includono Vivid, Flou, Caldo, Freddo e Monocromo. Una volta selezionato l'ambiente, puoi regolare l'intensità dell'effetto. Per dettagli, consulta il manuale di istruzioni della fotocamera.
Ora del giorno I colori nelle foto non sono determinati solo dalla fotocamera: l'ora del giorno influisce in modo decisivo. I colori tendono a essere più vividi nei giorni di sole rispetto a quando il cielo è coperto, mentre l'ora subito dopo l'alba e quella prima del tramonto (le "golden hour") sono generalmente considerate la luce migliore per la fotografia.

Le ore del mattino assicurano colori caldi e ricchi
Filtro polarizzatore
Un filtro di polarizzazione circolare fissato al lato anteriore dell'obiettivo può essere uno strumento fantastico per ridurre i riflessi e rendere i colori più profondi, in particolare per i cieli azzurri. 
Un filtro di polarizzazione arricchisce i colori e rende più profondo il colore del cielo
Entra nella Galleria Ora che sai come far emergere il colore nelle foto, prova a scattare qualche foto per provare gli effetti illustrati. Poi invia le tue foto più colorate alla Galleria: le 30 foto più interessanti saranno ospitate nella Galleria del mese prossimo.
Scopri il sistema EOS Un nuovo obiettivo può aiutarti a vedere il mondo con una nuova prospettiva e ispirarti una gamma di opportunità fotografiche. Ecco un obiettivo che può aiutarti.
EF 50 mm f/1,4 USM*
Questo obiettivo assicura una qualità eccezionale e un'apertura massima davvero ampia pari a f/1,4, per assicurarti un controllo creativo completo in qualsiasi condizione di illuminazione e bellissimi effetti di sfondo sfocato.
Ideale per l'uso generale, ritratti e prodotti.
* Richiede adattatore EF-EOS M per EOS M

Tutorial: Messa a fuoco

La messa a fuoco con EOS

La tua fotocamera EOS è dotata di un sistema di messa a fuoco automatica (AF) avanzato che assicura foto sempre nitide permettendoti di pensare solo alla composizione. Ti sei mai chiesto quanto questo sistema sia flessibile?
In questo tutorial spiegheremo come funziona la messa a fuoco automatica e in che modo le opzioni a disposizione ti aiutano ad avere maggiore controllo per scattare foto migliori:
• Come funziona la messa a fuoco automatica
• Uso dei punti AF per migliorare la messa a fuoco
• Perché modificare le modalità AF
• Luce ausiliaria AF
• Messa a fuoco nella modalità Live View
• Casi in cui la messa a fuoco manuale può rivelarsi utile
• Suggerimento veloce: regola il mirino in base alla tua vista
Come funziona la messa a fuoco automatica
All'interno della tua fotocamera EOS, proprio dietro all'innesto dell'obiettivo, è presente uno specchio con 45 gradi di angolazione che riflette la luce che arriva dall'obiettivo e la proietta verso il mirino. Tuttavia, non tutta la luce è riflessa verso l'alto. Il centro dello specchio è parzialmente argentato per permettere a parte della luce di attraversarlo.
Dietro lo specchio principale (1) c'è uno specchio secondario ad angolo, più piccolo (2), che riflette la luce indirizzandola verso il sensore AF (3) nella base della fotocamera. Questo sensore ricerca i motivi ripetuti ed è in grado di misurare la quantità di sfocatura presente in un'immagine. I dati sono quindi inviati al motore di messa a fuoco nell'obiettivo che mette a fuoco l'immagine.

Uso dei punti AF per migliorare la messa a fuoco

Ogni fotocamera digitale EOS offre punti AF multipli: dai 9 della fotocamera EOS 1100D ai 61 delle fotocamere EOS-1D X e 5D Mark III.
Con la selezione automatica del punto AF, ciascuno dei punti effettua delle letture sulla distanza dal soggetto quando si preme il pulsante di scatto. Se si illumina più di un punto, questi punti sono disposti a una distanza di messa a fuoco similare rispetto alla fotocamera.
Ciascun punto di messa a fuoco è in grado di inviare dati di messa a fuoco corretti all'obiettivo, e allora a cosa serve averne così tanti? Per rendere possibile la selezione del punto o dei punti che si vogliono attivare. Per fare questo, premi l'ultimo pulsante in alto a destra sul retro della fotocamera. Poi gira la ghiera principale per selezionare un solo punto, più punti o tutti i punti.
Il punto AF attivo si illumina in rosso nel mirino della fotocamera ed effettua una lettura della distanza relativa alla parte di soggetto più vicina alla fotocamera. I punti inattivi non effettuano alcuna lettura. 
Spesso si sceglie il punto centrale di messa a fuoco poiché rientra nell'area più sensibile. Posiziona questo punto sulla parte del soggetto che desideri mettere a fuoco e premi parzialmente il pulsante di scatto. In questo modo bloccherai la messa a fuoco. Ora puoi ricomporre l'immagine nel mirino e premere completamente il pulsante di scatto per scattare la foto. In alternativa, puoi scegliere di attivare un punto di messa a fuoco laterale. Scegli il punto che copre la parte di soggetto che desideri mettere a fuoco.

Perché modificare le modalità AF

Tutte le fotocamere EOS sono dotate di tre diverse modalità di messa a fuoco. Ricorda di scegliere quella che meglio si adatta al tuo soggetto.
AF One-Shot:perfetta per i soggetti immobili, come i paesaggi e i ritratti.
Quando premi parzialmente il pulsante di scatto, l'obiettivo esegue la messa a fuoco e poi si blocca. I punti AF che raggiungono la messa a fuoco si illuminano in rosso e nel mirino viene visualizzata la luce verde di conferma messa a fuoco. Se la fotocamera non è in grado di mettere a fuoco perché, ad esempio, il soggetto è troppo vicino, la luce di conferma messa a fuoco lampeggia e l'otturatore non scatta.
AF AI Servo:perfetta per i soggetti in movimento con distanza di messa a fuoco variabile.
Quando premi parzialmente il pulsante di scatto, l'obiettivo mette a fuoco sul soggetto. Se tieni il pulsante parzialmente premuto, l'obiettivo metterà a fuoco in modo continuo, man mano che il soggetto si sposta e la distanza di messa a fuoco cambia. Il rilevamento della messa a fuoco prosegue finché il soggetto è coperto da un punto AF attivo.
AF AI Focus:perfetta per i soggetti che si muovono in modo imprevedibile, come gli animali.
La fotocamera passa automaticamente da AF One-Shot a AF AI Servo se rileva che il soggetto si sposta.
Luce ausiliaria AF
In condizioni di scarsa illuminazione, una luce ausiliaria AF può rendere più precisa la messa a fuoco. Sulle fotocamere con flash incorporato questa funzionalità si ottiene con una serie di flash consecutivi e offre risultati soddisfacenti fino a circa 4 metri di distanza. In alternativa, è possibile usare uno Speedlite o un trasmettitore Speedlite ST-E2 che emettono una luce ausiliaria AF sotto forma di griglia rossa. A seconda dello Speedlite in uso, i soggetti devono trovarsi a una distanza massima di 10 metri o meno. 

Messa a fuoco nella modalità Live View

Tutte le fotocamere EOS attualmente in commercio offrono una scelta di opzioni di messa a fuoco in modalità Live View.
Consulta il manuale di istruzioni (scaricabile da qui) per le opzioni di messa a fuoco offerte dalla tua EOS. Uno dei vantaggi della modalità Live View rispetto al mirino ottico è che permette di visualizzare più facilmente la profondità di campo.
Il pulsante della profondità di campo (foto in alto) ti permette di vedere in anteprima che aspetto avrà l'immagine all'impostazione di apertura selezionata. Un'apertura ampia, ad esempio f/4, offre una profondità di campo ristretta. Con una simile impostazione, solo una piccola porzione davanti e dietro al piano di messa a fuoco apparirà nitida. Le aperture più piccole come f/16 permettono di vedere nitidamente un'area più ampia. 
Quando riduci l'apertura dell'obiettivo per l'anteprima della profondità di campo, meno luce raggiunge il sensore. In questo modo l'immagine visibile attraverso il mirino ottico si scurisce. Tuttavia, questo non si verifica con lo schermo LCD sul retro della fotocamera poiché la luce che raggiunge lo schermo nella modalità Live View viene amplificata per visualizzare più facilmente l'anteprima della profondità di campo.

Messa a fuoco manuale

La messa a fuoco automatica può essere davvero efficace, ma ci sono momenti aperti alla sperimentazione con il punto di messa a fuoco.
Nella fotografia di paesaggi, ad esempio, la messa a fuoco a un terzo rispetto alla distanza dal soggetto può dare risultati migliori in termini di profondità di campo (la parte immediatamente dietro e davanti al punto di messa a fuoco che avrà un aspetto nitido).
Per fare questo, seleziona il punto AF centrale e posizionalo sulla parte corretta del soggetto. Premi parzialmente il pulsante di scatto per bloccare la messa a fuoco prima di ricomporre l'immagine, ma dovrai mettere nuovamente a fuoco ogni scatto.
Se desideri scattare diverse immagini di quel paesaggio, magari con impostazioni di esposizione differenti, la risposta è la messa a fuoco manuale. Sul lato dell'obiettivo è presente un piccolo selettore che può essere spostato da "AF" a "MF".
 
Sapevi di poter regolare il mirino in base alla tua vista?
Con le fotocamere reflex EOS è essenziale poter mettere a fuoco l'immagine visualizzata nel mirino a occhio nudo. A tal fine puoi mettere gli occhiali, ma può essere ancora meglio usare la lente per la correzione delle diottrie incorporata. Per regolarla usa la piccola ghiera in alto a destra dell'oculare del mirino. Guarda nel mirino e ruota la ghiera in entrambe le direzioni finché i rettangoli neri che indicano la posizione dei punti di messa a fuoco non siano perfettamente nitidi.
 

Tutorial: Acqua

Come sfocare l'acqua per ottenere un effetto creativo

Spesso fotografare significa bloccare l'azione. Eppure, aumentare i tempi di apertura dell'otturatore può aprire la strada a immagini davvero evocative.

Pontneddfachan, © Gordon Stirrat 2011, Canon EOS 30D
Come crei immagini in cui l'acqua si sfuma e dà questa atmosfera da sogno? La tecnica da usare è la velocità otturatore ridotta. Più lunga è l'esposizione e più l'acqua sembrerà setosa.
Imposta la ghiera di selezione in alto a destra sulla tua EOS su Tv. La modalità Tv (AE con priorità dei tempi di scatto) permette di selezionare la velocità otturatore per la tua immagine, mentre la fotocamera sceglie i valori di apertura per mantenere un'esposizione corretta. Usa la ghiera principale dietro il pulsante di scatto per selezionare la velocità otturatore. La quantità di sfocatura dipende dalla velocità del soggetto e dai tempi di esposizione.
Bisogna sperimentare con la velocità otturatore per ottenere dell'acqua di aspetto sfocato, a seconda della velocità con cui l'acqua scorre. Una buona velocità otturatore da cui partire è 1/2 secondo. Le esposizioni da 30 secondi sono spesso usate per assicurare un aspetto davvero setoso. Può essere utile selezionare una minore velocità ISO (ovvero la sensibilità del sensore immagine della fotocamera alla luce) per poter scegliere velocità otturatore più lente.
Per ottenere l'effetto sfocato sull'acqua, è importante che il resto della foto sia perfettamente nitido assicurandosi che la fotocamera sia stabile e non si muova. A tal fine è meglio usare un treppiede, poiché offre massima flessibilità di posizionamento. In caso contrario, bisognerà trovare una posizione in cui appoggiare la fotocamera.
Riduzione disturbo lunghe esposizioni
Il rumore (o effetto granuloso) può aumentare nelle immagini digitali scattate con velocità otturatore prolungate. Questo effetto può essere ridotto attivando l'opzione "Riduzione disturbo lunghe esposizioni" disponibile su molti modelli EOS in <MENU> > Funzioni personalizzate. Consulta il manuale di istruzioni (scaricabile da qui) poiché il funzionamento varia da un modello di EOS all'altro.
Tuttavia, per salvare l'immagine usando questa funzione la fotocamera impiega una quantità di tempo pari a quella di esposizione. Quindi, per un'esposizione da 15 secondi è necessario attendere 30 secondi affinché l'immagine sia salvata e il risultato visualizzato sullo schermo LCD della fotocamera.

Come aumentare la velocità otturatore

Le foto di qualità che hanno per soggetto l'acqua non sono scattate sempre a velocità dell'otturatore lente. Puoi anche usare velocità dell'otturatore più brevi per foto in cui l'acqua sembrerà prender vita.
Questo video dimostra come catturare tutti i dettagli, perfino le singole gocce d'acqua.
Water Tutorial
Entra nella Photogallery
Ora che hai imparato a scattare foto dell'acqua con vari effetti regolando la velocità otturatore, non ti resta che provare a crearle tu stesso e a inviarci le tue foto migliori con l'acqua come protagonista. Le 30 foto più interessanti saranno ospitate nella Galleria del mese prossimo.
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Tutorial: RAW

Gestione delle immagini in formato RAW

La tua fotocamera EOS scatta immagini in formato "RAW". Non si tratta né di un'abbreviazione né di un termine tecnico. Significa semplicemente "non elaborato".
I dati RAW derivano dai milioni di pixel che compongono il sensore della fotocamera. Ciascun pixel è fotosensibile e risponde alla luce generando una piccola corrente elettrica. Il valore di ciascuna corrente generata viene convertito in formato digitale. Questa quantità di dati forma l'insieme del file immagine RAW.
Questo tutorial ti spiegherà come utilizzare questi file RAW per affinare le decisioni da prendere durante lo scatto.
• RAW e JPEG
• Canon Digital Photo Professional (DPP)
     - Navigazione in DPP
     - Luminosità
     - Bilanciamento del bianco
     - Picture Style
     - Contrasto
     - Tonalità del colore
     - Saturazione del colore
     - Nitidezza
     - Salvataggio delle immagini
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JPEG e RAW
JPEG è un'abbreviazione e viene utilizzata per descrivere un metodo per ridurre la grande quantità di dati acquisiti dalla fotocamera ottenendo un file più piccolo. Questo è possibile verificando le varie impostazioni della fotocamera come il bilanciamento del bianco, la funzione Picture Style, il contrasto, la saturazione del colore, la tonalità del colore e la nitidezza. La fotocamera elabora l'immagine secondo questi valori e scarta tutte le informazioni non rilevanti. Un'immagine JPEG viene inoltre compressa, permettendo così di ridurre le dimensioni del file una volta che viene salvato, ma di visualizzarlo con una dimensione superiore.
Il vantaggio di scattare le immagini in formato JPEG è che le immagini possono essere stampate, trasmesse o salvate senza alcuna ulteriore elaborazione. Lo svantaggio è che non è possibile ritoccare più di tanto l'immagine una volta che viene scattata.
Molti fotografi preferiscono scattare e salvare le foto in formato RAW. Grazie a questo formato, tutti i dati del sensore vengono salvati con un'elaborazione minima. Il vantaggio di un file RAW è che molte delle decisioni relative allo scatto possono essere prese una volta che l'immagine viene aperta sul computer.
Gli scatti in formato JPEG in modalità Luce giorno, con l'impostazione del bilanciamento del bianco su Tungsteno, rappresentano un problema. Con un file RAW il bilanciamento del bianco può essere selezionato dopo l'esposizione e quindi non vi è alcun problema. Puoi modificare e correggere molte altre caratteristiche per avere un maggiore controllo sull'immagine ottenuta al momento dello scatto.

Canon Digital Photo Professional (DPP)

Per elaborare un file RAW è necessario un software (un convertitore RAW) come ad esempio Digital Photo Professional (DPP) di Canon che è presente nel CD del software abbinato alle fotocamere EOS e PowerShot G.
Oltre a tutti i dati acquisiti, il file RAW include anche informazioni sulle impostazioni della fotocamera al momento dell'esposizione. Quando si converte un'immagine con DPP, si aprirà con queste impostazioni già applicate, ma è comunque possibile modificarle.
Una volta che sono state fatte tutte le modifiche, è possibile convertire e salvare il risultato finale. In questo modo si potrà salvare in formato JPEG o TIFF, ma il file RAW originale rimane immutato. Questo vuol dire che potrai tornare indietro e riaprire il file per creare un'immagine con caratteristiche diverse.
Navigazione in DPP La navigazione e l'utilizzo di DPP è molto semplice; ecco una semplice guida per aiutarti a comprendere la struttura di questo software. Fai clic su una cartella che contiene i file immagine per visualizzarli nella finestra DPP. Quindi fai clic su una delle immagini per selezionarla.

Guarda i pulsanti sulla parte superiore della finestra. Fai clic su "Edit image window" (Modifica finestra immagine) in fondo a sinistra per ingrandire l'immagine selezionata. Quindi fai clic sulla terza opzione da sinistra, "Tool Palette" (Tavolozza degli strumenti), per far comparire il pannello dei comandi. Verifica che la scheda "RAW" sia selezionata sulla parte superiore della tavolozza.

[Brightness/Luminosità]

Il selettore della luminosità sulla parte superiore della tavolozza rende più chiara o più scura l'immagine (come mostrato sotto).

Questa funzione può essere utilizzata per correggere errori di esposizione meno gravi anche se il risultato non è esattamente lo stesso di ottenere la giusta esposizione subito. Il pulsante con la freccia ricurva ti riporta all'impostazione originale.

Bilanciamento del bianco

Il Bilanciamento del bianco ha lo scopo di regolare l'intensità del colore del sensore in linea con la temperatura del colore della luce che illumina il soggetto. La temperatura del colore varia durante il giorno, in caso di cielo nuvoloso o di presenza di ombra.

Il menu a discesa della tavolozza si abbina perfettamente alle impostazioni di bilanciamento del bianco sulla fotocamera: Luce diurna, Ombra, Nuvoloso, Tungsteno, Luce bianca fluorescente, Flash e Temperatura colore. A volte le modifiche sono impercettibili, l'impostazione Nuvoloso, riportata sopra, è un po' più calda di quella Luce diurna.
La parte centrale di questa immagine è stata ampliata utilizzando il pulsante 50% del menu in modo che il risultato possa essere visto in maniera più efficace. L'allargamento non viene più visualizzato una volta che l'immagine viene salvata. L'immagine, tuttavia, può essere ritagliata utilizzando il secondo pulsante a destra "Trimming Angle" (Angolo di ritaglio) e poi salvata.

[Picture Style]

I parametri Picture Style includono contrasto, tinta, saturazione e nitidezza.
Tale opzione può anche includere piccole modifiche a un singolo colore al fine di rendere un blu più chiaro o di ottenere un rosso più vivace. Alcune delle impostazioni di questa opzione sono mirate a soggetti specifici: Paesaggio o Ritratto (ad esempio). Altri sono più generici: Standard, Fedele, Neutro (ad esempio). Prima di scattare non è sempre facile capire quale sia l'impostazione migliore per il proprio soggetto. Con DPP e un file RAW è possibile ritardare la decisione da prendere fino a che la foto non è sullo schermo del proprio PC ed è quindi possibile iniziare con le sperimentazioni. 

Quando si seleziona un parametro Picture Style dal menu a discesa, l'immagine viene modificata subito per mostrare l'effetto. Il video riportato sopra mostra come utilizzare i parametri Picture Style Neutro e Ritratto.
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L'opzione Picture Style può influire su una piccola parte dei colori di un'immagine. A titolo di confronto viene riportata la stessa immagine con una temperatura del colore di 8000 K. L'immagine risulta, in generale, più calda e non influisce solo sui colori del volto.
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Picture Style consente anche di effettuare delle prove su immagini in bianco e nero. Una volta selezionato lo stile Bianco e nero è possibile fare delle prove modificando la luminosità e le altre impostazioni per ottenere l'effetto desiderato.

[Contrast/Contrasto]

Il selettore del contrasto può aumentare l'impatto di un soggetto dai toni piatti.
Come accade per tutte queste impostazioni, la modifica ha effetto immediato ed è possibile provare i vari valori. 

Oltre al contrasto, puoi regolare i valori di luce e ombra per mostrare più o meno dettagli in queste zone. Regolando entrambi i valori, si ottiene il risultato riportato sotto.
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[Color tone/Tonalità colore]

Le variazioni disponibili sul selettore della tonalità del colore possono essere simili a quelle del Bilanciamento del bianco e di Picture Stye.
Alcune volte, tuttavia, la regolazione della tonalità del colore consente di ottenere il risultato desiderato. 

Saturazione dei colori La Saturazione dei colori è uno dei parametri Picture Style e dispone del relativo selettore nella tavolozza degli strumenti.

[Sharpness/Nitidezza]

La nitidezza delle immagini è spesso molto importante.
Modificare la nitidezza è in effetti come aumentare il contrasto in maniera selettiva. Il video riportato di seguito, mostra la differenza tra assenza totale di nitidezza e nitidezza massima. Il pulsante 200% è stato selezionato dal menu per scegliere una parte dell'immagine in cui l'effetto risulta più evidente. 

Salvataggio delle immagini Una volta effettuate tutte le modifiche richieste, vai sul menu principale di DPP (non sui pulsanti nella finestra), seleziona "File", quindi "Convert and save…" (Converti e salva...). In questo modo sarà possibile visualizzare la finestra riportata sotto che consente di selezionare il tipo di file che si desidera salvare. Le opzioni includono: JPEG e TIFF o entrambe allo stesso tempo. Il selettore relativo alla qualità delle immagini consente di impostare il livello di compressione dei file. I valori più bassi sono più adatti per la visualizzazione sul computer, dei valori più alti sono migliori per la stampa (anche se le dimensioni del file saranno superiori).
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L'opzione "Output resolution" (Risoluzione in uscita) viene mostrata in dpi, acronimo di Dots Per Inch (punti per pollice). I dpi misurano la risoluzione di un'immagine quando questa viene stampata o visualizzata su un monitor. 350 dpi sono un'impostazione ottimale per la stampa; 72 dpi sono sufficienti per la visualizzazione su computer. Ricordati che con il salvataggio non c'è niente di definitivo, puoi sempre tornare indietro al file RAW e ricominciare per ottenere la stessa immagine o un'immagine diversa.
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Quando esci da DPP, ti chiederà se vuoi salvare le immagini modificate (vedi sopra). Si tratta di una richiesta ben diversa da quella dell'opzione "Convert and save…" (Converti e salva...). Qui DPP sta semplicemente applicando le modifiche all'immagine RAW. Queste modifiche saranno applicate all'immagine RAW quando quest'ultima sarà riaperta. Non viene applicata alcuna modifica all'immagine RAW in se stessa, solo alle informazioni abbinate all'immagine. Questa funzione è molto utile se desideri applicare i tuoi cambiamenti a due o più sessioni senza dover iniziare ogni volta dall'inizio.
Fai delle prove con DPP Il modo migliore di imparare ad utilizzare DPP è appunto quello di usarlo. Ogni modifica che viene effettuata viene mostrata sullo schermo in tempo reale. Nessuna delle modifiche influenza l'immagine RAW ed è quindi sempre possibile tornare indietro e iniziare nuovamente. Torneremo sulle molteplici funzionalità di DPP in futuro.

Tutorial: Fotografia di cieli d'autunno

Cieli d'autunno

In autunno inoltrato, il cielo è spesso grigio e nuvoloso a differenza di quello estivo, ma è tuttavia possibile riprendere immagini meravigliose. La presenza di molte nuvole nel clielo, diventa quindi la caratteristica saliente di una foto.
Per fare in modo che le nuvole risaltino è pertanto necessario guardare la composizione delle foto in modo leggermente diverso. Il cielo rappresenterà spesso una parte molto più ampia dell'immagine. Questo articolo non si limita a trattare l'attrezzatura e le tecniche ma mostra anche degli ottimi esempi di foto scattate dagli iscritti di You Connect.
Tematiche trattate:
• Come ottenere la luce giusta
• Filtro polarizzatore
• Filtro graduato
• HDR (High Dynamic Range, ampia gamma dinamica)
• Forma delle nuvole
• Elementi di fotografia del cielo
• Bianco e nero
• Alba e tramonto
• La regola dei terzi
• Post elaborazione
• Banchi di nuvole
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Dubrovnik, © Otto Runge 2011, Canon EOS 5D
Come ottenere la luce giusta
Come regola generale, il cielo è molto più luminoso della terra. Questo crea un problema di esposizione. Se si espone la terra, il cielo risulterà sovraesposto e sbiadito. Tutti noi abbiamo scattato foto in cui il cielo appare bianco, pur sapendo benissimo che quando abbiamo ripreso l'immagine il cielo era blu e luminoso.
Se si espone il cielo, puoi ottenere un'immagine dettagliata delle nuvole, ma il resto dell'inquadratura risulterà sottoesposto e scuro.

Filtri

Per far risaltare i dettagli del cielo, puoi utilizzare due tipi di filtri applicati alla parte anteriore dell'obiettivo.
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Riflesso, © Mazen Abdulmalek 2011, Canon EOS 60D
Filtro polarizzatore Un filtro polarizzatore risulta utile per far risaltare le nuvole nel cielo blu. Il filtro blocca parte della luce delle aree blu, evitando la sovraesposizione che rende bianchi i cieli nelle fotografie.
Applica il filtro polarizzatore all'obiettivo della fotocamera e guarda nel mirino della tua EOS, oppure guarda l'immagine visualizzata da Live View sullo schermo LCD. Ruota il filtro finché la saturazione del blu non arriva al livello desiderato.
La massima efficacia di un filtro polarizzatore si ha nelle riprese di una porzione di cielo ad angolo retto rispetto al sole. A mezzogiorno, quando il sole è alto, il filtro risulterà efficace su una porzione di cielo in qualsiasi direzione. All'alba e al tramonto, con il sole ad est o ad ovest, l'effetto del filtro interesserà solo la porzione di cielo all'orizzonte nord o sud.
Filtro graduato Un altro modo per bilanciare l'esposizione di cielo e terra è utilizzare un filtro graduato con densità neutra. Come suggerisce il nome stesso, questo filtro ha una un'area grigia a un'estremità, che sfuma gradualmente fino a diventare trasparente all'altra estremità. Il filtro viene posizionato sull'obiettivo della fotocamera con l'area grigia che copre la porzione di cielo. In questo modo, viene ridotta la quantità di luce che arriva al sensore della fotocamera, bilanciando così l'esposizione di cielo e terra.
L'esposizione dovrebbe essere determinata prima di applicare il filtro, prendendo un valore del misuratore della luce proveniente da terra. Prendi nota della velocità e dell'apertura dell'otturatore selezionate, quindi imposta manualmente questi valori sulla fotocamera. Ciò impedirà che i valori cambino quando il filtro è in posizione sull'obiettivo.
Il tipo di filtro graduato più utile è quello rettangolare, che si inserisce in un supporto collegato nella parte anteriore dell'obiettivo. Il filtro può essere spostato verso l'alto o il basso, in modo che l'area grigia sia posizionata in corrispondenza del cielo anche quando l'orizzonte non è al centro dell'inquadratura.
HDR (High Dynamic Range, ampia gamma dinamica) La funzione HDR consente di catturare una serie di scatti della stessa scena con diverse esposizioni. Gli scatti ripresi sono in genere tre: uno scatto sottoesposto, uno normoesposto e uno sovraesposto. L'immagine sottoesposta avrà in realtà una buona esposizione del cielo. Le immagini normoesposte e sovraesposte mostreranno i dettagli del resto dell'inquadratura. Queste immagini vengono combinate nella fotocamera per creare un'unica immagine che faccia risaltare allo stesso tempo i dettagli nelle zone di luce e di ombra.
Alcune delle fotocamere EOS più recenti dispongono di un'impostazione HDR. Ma se la tua EOS non ce l'ha, puoi comunque creare lo stesso effetto. Innanzitutto, scatta tre foto utilizzando il bracketing automatico dell'esposizione per ottenere la gamma di esposizioni. Trasferiscile sul computer e utilizza lo strumento HDR del software Digital Photo Professional (DPP) in dotazione con la fotocamera per combinare le immagini in un'unica foto caratterizzata dal dettaglio dell'intera gamma.

Forma delle nuvole

La composizione e il contenuto sono due elementi fondamentali per le riprese del cielo.
A volte, la forma delle nuvole basta da sola a rendere speciale una foto. Esistono perfino siti Web dedicati alle foto di nuvole dalla forma insolita. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, basta usare l'immaginazione. Ecco alcuni esempi ben riusciti degli iscritti di You Connect.
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Come un dipinto, © Lothar Nolting 2011, Canon EOS 1100D
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Isole Faroe, © Frank de Groote 2011, Canon EOS 7D
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Gru verso sud, © Steffen Grönke 2011, Canon EOS 40D

Elementi di fotografia del cielo

Gli specchi d'acqua riflettono il cielo, conferendo alle tue immagini un aspetto più interessante.
Ma non sono necessari laghi o fiumi. Riprendi le pozzanghere per la strada dopo un acquazzone per ottenere un effetto simile, o addirittura la sabbia bagnata del mare.
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Riflesso, © Fernandodelopey 2011, Canon EOS 30D
Bianco e nero Le nuvole del cielo sono soggetti particolarmente adatti alla fotografia in bianco e nero. Questa operazione può essere effettuata durante la fase di post elaborazione o con le impostazioni "Picture Style" della fotocamera EOS.
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Disegno grafico, © Dario Bonetto 2011, Canon EOS 40D
Alba e tramonto Le formazioni nuvolose hanno un aspetto particolarmente spettacolare all'alba e al tramonto. Il caldo bagliore del sole può diffondersi attraverso le nuvole con sfumature arancioni e rosa che aggiungeranno colore alle tue immagini. Esporre solamente il cielo può dare buoni risultati, lasciando la terra in penombra come una silhouette.
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Tramonto, © Rolf Pahnhenrich 2011, Canon EOS 5D Mark II
La regola dei terzi Come per le altre foto, anche per la fotografia di cieli vale la regola dei terzi. Mentre nelle tipiche foto di paesaggi la linea dell'orizzonte si trova a 1/3 dell'immagine partendo dall'alto, nelle fotografie di nuvole e cielo la linea dovrebbe trovarsi a 1/3 dell'immagine partendo dal basso. Questo è ben dimostrato nell'immagine riportata sopra. Anche le due linee verticali della griglia sono comunque importanti e possono essere utilizzate per un oggetto in primo piano.

Post elaborazione

Trasferendo le immagini su un computer e lavorando su di esse con una delle tante applicazioni di imaging disponibili, è possibili dare più forza alle immagini riprese.
Se riprendi in formato RAW, apri le immagini con il software Digital Photo Professional (DPP) di Canon. Il software DPP dispone di una gamma di opzioni utili e semplici da utilizzare. Puoi regolare luminosità, contrasto, luce, bilanciamento del bianco, tonalità e saturazione dell'immagine, nitidezza. Fai delle prove con questi parametri per vedere come influiscono sull'immagine. Di seguito sono riportate due immagini di cielo di grande intensità:

1: Cielo originale
2: Cielo con contrasto aumentato
3: Cielo con aggiunta di contrasto e luce
Il software DPP non è solo per le immagini RAW, ma può essere utilizzato anche per elaborare file JPEG. La gamma delle opzioni è ridotta, ma offre comunque un buon punto di partenza per eventuali modifiche. Se hai scattato una foto a colori, puoi convertirla in bianco e nero, indipendentemente dal formato RAW o JPEG. Questa operazione può dare un aspetto nuovo ad una foto, rendendola perfino migliore dell'originale a colori. Aumenta il contrasto per un effetto più intenso.
Banchi di nuvole Fotografare il cielo presenta anche un lato pratico. Puoi realizzare una raccolta di immagini di cieli diversi, che spaziano dalle soffici nuvole bianche nel cielo azzurro alle nubi scure che precedono un temporale. Queste immagini possono poi essere unite a paesaggi di grande impatto a livello di primo piano, ma con un cielo sbiadito.
Il software DPP di Canon dispone di uno strumento di composizione che ti permette di combinare due o più immagini, come ad esempio una delle foto di banchi di nuvole ad un paesaggio. Avrai bisogno di sperimentare, ma lo strumento lascia intatte le immagini originali, così da poter tornare indietro ogni volta che vuoi, fino ad ottenere il risultato desiderato.
Fotografa i cieli e mostraci i risultati Ora che hai visto alcune bellissime foto in cui le nuvole sono protagoniste, non ti resta che provare a crearle tu stesso. Inviaci le tue foto preferite, potrebbero apparire nella Galleria del prossimo mese o nei tutorial che realizzeremo in futuro.

Tutorial: Fotografia di cieli d'autunno per fotocamere compatte

Cieli d'autunno

In autunno inoltrato, il cielo è spesso grigio e nuvoloso a differenza di quello estivo, ma è tuttavia possibile riprendere immagini meravigliose. La presenza di molte nuvole nel clielo, diventa quindi la caratteristica saliente di una foto.
Per fare in modo che le nuvole risaltino è pertanto necessario guardare la composizione delle foto in modo leggermente diverso. Il cielo rappresenterà spesso una parte molto più ampia dell'immagine. Questo articolo non si limita a trattare le tecniche, ma mostra anche degli ottimi esempi di foto scattate dagli iscritti di You Connect.
Tematiche trattate:
• Come ottenere la luce giusta
• Forma delle nuvole
• Elementi di 'fotografia del cielo'
• Bianco e nero
• Risalto colore
• Alba e tramonto
• La regola dei terzi
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Bonnie banks, © Douglas McMinn 2011, Canon PowerShot SX110 IS
Come ottenere la luce giusta
Il nostro cervello compensa automaticamente i cambiamenti della luce, quindi un foglio di carta viene percepito di colore bianco sia alla luce naturale che a quella artificiale. L'impostazione Bilanciamento automatico del bianco delle fotocamere Canon fa sì che la fotocamera si comporti esattamente allo stesso modo, garantendo colori precisi in qualsiasi condizione di illuminazione.
L'impostazione Bilanciamento automatico del bianco, in genere, dà ottimi risultati; tuttavia, se nei giorni più grigi dell'autunno regoli questa impostazione su "Nuvoloso" i colori verranno messi in evidenza. Prova a utilizzare impostazioni diverse di bilanciamento del bianco per fotografare lo stesso soggetto e trova quella che ti piace di più.

Forma delle nuvole

La composizione e il contenuto sono due elementi fondamentali per le riprese del cielo.
A volte, la forma delle nuvole basta da sola a rendere speciale una foto. Esistono perfino siti Web dedicati alle foto di nuvole dalla forma insolita. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, basta usare l'immaginazione. Ecco alcuni esempi ben riusciti degli iscritti di You Connect.
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Cielo blu, © Ines Balsiger 2011, Canon IXUS 105
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Autunno, © Alec Schaerer 2011, Canon PowerShot A1200
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Settembre, © Bo Madsen 2011, Canon PowerShot G6

Elementi di 'fotografia del cielo'

Gli specchi d'acqua riflettono il cielo, conferendo alle tue immagini un aspetto più interessante.
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Riflesso, © Fernandodelopey 2011, Canon EOS 30D
Tuttavia, non occorre utilizzare espressamente laghi o fiumi. Riprendi le pozzanghere per la strada dopo un acquazzone per ottenere un effetto simile, o addirittura la sabbia bagnata del mare.
Bianco e nero
Le nuvole del cielo sono soggetti particolarmente adatti alla fotografia in bianco e nero. Utilizza l'impostazione My Colors della fotocamera per ottenere questo effetto e altri effetti monocromatici simili.
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Disegno grafico, © Dario Bonetto 2011, Canon EOS 40D
Con il menu "Risalto colore" è possibile ottenere un mix interessante di colore e bianco e nero. Questo menu ti consente di scegliere un colore e di lasciare in bianco e nero il resto dell'immagine.

Luce e Composizione

Alba e tramonto
Le formazioni nuvolose hanno un aspetto particolarmente spettacolare all'alba e al tramonto. Il caldo bagliore del sole può diffondersi attraverso le nuvole con sfumature arancioni e rosa che aggiungeranno colore alle tue immagini. Esporre solamente il cielo può dare buoni risultati, lasciando la terra in penombra come una silhouette.
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Tramonto, © Rolf Pahnhenrich 2011, Canon EOS 5D Mark II
La regola dei terzi
Come per le altre foto, anche per la fotografia di cieli vale la regola dei terzi. Mentre nelle tipiche foto di paesaggi la linea dell'orizzonte si trova a 1/3 dell'immagine partendo dall'alto, nelle fotografie di nuvole e cielo la linea dovrebbe trovarsi a 1/3 dell'immagine partendo dal basso. Questo è ben dimostrato nell'immagine riportata sopra.
Anche le due linee verticali della griglia sono comunque importanti e possono essere utilizzate per un oggetto in primo piano.
Post-produzione Una volta scattata la foto, puoi elaborarla mediante un software sul computer. È possibile regolare i file JPEG modificando bilanciamento del bianco, luminosità, contrasto e saturazione. Le fotocamere PowerShot serie G e serie S e la più recente PowerShot SX50 HS possono scattare foto in formato RAW. Utilizzando il software Digital Photo Professional in dotazione con queste fotocamere, è possibile ritagliare o rendere più nitide le immagini, nonché convertirle in bianco e nero.
Fotografa i cieli e mostraci i risultati
Ora che hai visto alcune bellissime foto in cui le nuvole sono protagoniste, non ti resta che provare a crearle tu stesso.

Consigli e suggerimenti per la tua fotocamera EOS



Semplici consigli e suggerimenti per aiutarti a ottenere il massimo dalla tua fotocamera Canon
Apprendi come migliorare le tue foto con questi suggerimenti e tecniche per la fotografia digitale che ti aiuteranno a trasformare i buoni scatti in foto eccezionali. Iscriviti a You Connect e riceverai le ultime novità direttamente nella tua posta.
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Impara a usare la fotocamera EOS 
La corretta impugnatura della telecamera EOS ne impedirà la vibrazione. Tieni la fotocamera EOS mediante l'apposita impugnatura con la mano destra, lasciando libero il dito indice per utilizzare il pulsante dell'otturatore e il selettore principale. Il pollice verrà naturalmente posizionato sul retro della fotocamera. A questo punto, avvolgila con il palmo della mano sinistra per sorreggerla, usando il pollice e l'indice per regolare l'obiettivo come necessario. 
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Applica un filtro sui risultati 
Un filtro polarizzante consente di creare effetti difficili o impossibili da raggiungere in digitale. Tale filtro è in grado di rendere il cielo di un azzurro più intenso, eliminando le nuvole, oppure di rimuovere i fastidiosi riflessi dell'acqua o del vetro. Ruotando il filtro, puoi osservarne gli effetti tramite il mirino o sullo schermo LCD in modalità Live View.
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Fatti spazio nei tuoi filmati 
Quando si riprendono i filmati, le fotocamere si avviano prima che inizi l'azione per consentire un editing migliore. Pertanto, quando desideri girare un video, ricorda di lasciare un paio di secondi all'inizio e alla fine del clip. Se inizi immediatamente a riprendere la scena, in fase di editing diventerà più difficile individuare i punti esatti di inizio e fine desiderati.
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Soggetti più vicini senza obiettivo macro 
Per scattare dei primi piani, non è necessario ricorrere a un obiettivo macro. I tubi di estensione EF12 II e EF25 II di Canon sono tubi vuoti posizionati tra l'obiettivo e il corpo della fotocamera che servono ad allontanare l'obiettivo dal sensore per mettere a fuoco molto più da vicino. Non si tratta di un vero obiettivo macro, ma l'efficacia è garantita. Non è presente alcuna ottica aggiuntiva e viene quindi mantenuta la qualità dell'immagine. 
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Cosa rappresenta il nome dell'obiettivo? 
Prendiamo ad esempio EF24-105mm f/4L IS USM:
•   EF sta per ElectroFocus, l'obiettivo montato nelle fotocamere EOS
•   24 è la lunghezza focale in mm corrispondente all'angolazione più ampia dell'obiettivo
•   105 è la lunghezza focale in mm corrispondente all'angolazione più stretta dell'obiettivo
•   f/4 è l'apertura massima (più ampia) dell'obiettivo
•   L definisce la serie "L" degli obiettivi professionali "Luxury" nella gamma EF
•   IS è l'acronimo di Image Stabilizer (stabilizzatore di immagine), che rileva e corregge la vibrazione della fotocamera
•   USM è il motore ultrasonico all'interno dell'obiettivo che rende la messa a fuoco automatica più rapida e silenziosa
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Conservazione della durata della batteria 
Assicurati che la tua fotocamera sia sempre pronta per l'uso. Imposta la funzione di spegnimento automatico della tua fotocamera EOS su 1 minuto per attivare la modalità di standby dopo l'intervallo di tempo specificato. Per riattivare la fotocamera, basta premere fino a metà il pulsante dell'otturatore. Un'ulteriore accortezza per risparmiare energia consiste nello spegnimento del display LCD e del sistema di misurazione della fotocamera per poter continuare a scattare foto più a lungo.
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Imposta la giusta stabilizzazione per il panning 
L'obiettivo IS di Canon è dotato di un interruttore posto al lato del barilotto che consente di migliorare gli scatti di panning. Generalmente, tale interruttore si trova in modalità 1 per offrire una stabilizzazione ottimale sia in verticale che in orizzontale. Passando alla modalità 2, ideale per scatti in movimento con la tecnica del panning, la stabilizzazione sarà impostata solo per l'orientamento verticale.
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Un panorama più ampio 
Uno dei pacchetti software forniti in dotazione con la fotocamera EOS è PhotoStitch, che permette di unire una serie di foto in sovrapposizione per creare un'immagine ultragrandangolare. Quando scatti le tue foto, assicurati che tutte le impostazioni (esposizione, lunghezza focale dell'obiettivo, messa a fuoco) della fotocamera EOS siano appropriate. Scarica le immagini sul computer, avvia PhotoStitch e nel giro di cinque minuti otterrai un panorama eccezionale. 
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Il punto di messa a fuoco 
La fotocamera EOS consente di controllare le parti messe a fuoco in una foto per poter creare un'immagine con un soggetto nitidissimo e uno sfondo o un primo piano sfocato. Seleziona Priorità apertura (Av) sul selettore di modalità e regola l'apertura sul selettore principale: a un numero di apertura più basso, corrispondono uno sfondo e un primo piano più sfocati.
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Aggiungi un tocco di colore 
Se la foto di un paesaggio è povera di colore e non consente di distinguere gli oggetti con chiarezza, prova a spostare il bilanciamento del bianco da Automatico a Luce giorno. Con l'impostazione su Automatico, la fotocamera EOS tenderà a normalizzare i colori, ad esempio rimuovendo gli arancioni caldi di un tramonto. Al contrario, passando alla modalità Luce giorno i colori acquisiranno una maggiore intensità e vivacità.


Guida illustrativa: Primi piani

La fotografia di primi piani (o macro) apre un mondo nuovo a te e alla tua fotocamera EOS.

La fotografia macro è perfetta per i mesi autunnali e invernali in quanto può essere realizzata in ambienti chiusi come all'aperto, quando le giornate si accorciano e il tempo è meno prevedibile.

Anemone, © Ueli Grossenbacher, Canon EOS 50D
I primi passi
Se sei agli inizi, puoi utilizzare l'obiettivo zoom standard in dotazione con le fotocamere EOS prima di passare a un obiettivo specifico per macro. Utilizza il teleobiettivo per ottenere il massimo ingrandimento e imposta il selettore di modalità della EOS sull'opzione dedicata ai primi piani. Ciò consente di regolare le impostazioni di esposizione e Picture Style. Ulteriori informazioni su queste impostazioni. Noterai che avvicinandoti al tuo soggetto, anche i movimenti derivanti dalle vibrazioni della fotocamera saranno più evidenti. Il modo migliore per ovviare a questo inconveniente è utilizzare un treppiede. Adesso sei pronto a iniziare.

Armonie acquatiche, © Roberto Tacchetto, Canon EOS-1D Mark III
Profondità di campo e messa a fuoco
La messa a fuoco su soggetti vicini all'obiettivo restringe considerevolmente la profondità di campo (l'area a fuoco che precede e segue l'effettivo punto di fuoco del soggetto). Indipendentemente dall'apertura selezionata, lo sfondo tenderà a essere sfocato, ma utilizzando un'apertura più stretta (numero f/ più alto) una porzione maggiore del soggetto risulterà nitida.
Per controllo e precisione ancora migliori, imposta l'obiettivo sulla messa a fuoco manuale. Vedrai che anche i piccoli movimenti risulteranno "ingranditi" insieme al soggetto. Piccole regolazioni risulteranno in grandi differenze nell'area di messa a fuoco. L'utilizzo di Live View ingrandito ti consentirà di ottenere una messa a fuoco il più precisa possibile.
Illuminazione
Trovare la giusta illuminazione è fondamentale per la fotografia macro. Se lavori al chiuso, puoi utilizzare la luce naturale che entra da una finestra. Evita la luce diretta del sole (quando il tempo è nuvoloso, la luce è migliore) e utilizza un pezzo di cartoncino bianco per riflettere la luce sul soggetto e ridurre al minimo le ombre. Spostare il cartoncino o regolarne l'angolazione può fare un grossa differenza.
Idealmente, la sorgente luminosa ti consentirà di illuminare tutte le aree del soggetto per metterne in evidenza dettagli e colori. I flash Canon Macro Ring Lite e Macro Twin Lite sono sistemi di illuminazione aggiuntivi che ti aiuteranno a ottenere una luce più uniforme per le tue fotografie macro.

Pomodoro tagliato, © Katherine Watson, Canon EOS 7D
Composizione e sfondo La fotografia di primi piani o macro è basata sui dettagli, per questo è fondamentale dedicare tempo ad assicurarti che l'impostazione del soggetto sia corretta rispetto allo sfondo. Molto probabilmente lo sfondo risulterà sfocato, ma colori, luminosità e forme generali possono comunque togliere al soggetto l'attenzione che merita.
Adesso che conosci le basi, vai alla pagina successiva per passare di livello.

Affrontare il prossimo passo

Un obiettivo zoom standard può essere utile per muovere i primi passi nel mondo della fotografia macro, tuttavia esistono obiettivi e accessori specifici, studiati per realizzare primi piani davvero ravvicinati.
Obiettivi macro Questi obiettivi sono dedicati alla fotografia di primi piani e offrono un ingrandimento pari a 1:1 (1:1 indica che il soggetto viene rappresentato in dimensioni reali sul sensore di immagini della fotocamera). Possono inoltre essere utilizzati per altri tipi di fotografia, come i ritratti. Per i sensori APS-C, un ottimo obiettivo con cui iniziare è il Canon EF-S 60 mm f2,8 Macro USM mentre per i sensori full frame l'obiettivo Canon EF 100 mm f/2,8 Macro USM è ideale. L'obiettivo EF 100 mm f/2,8L Macro IS USM integra uno stabilizzatore d'immagine ibrido per realizzare riprese macro anche a mano libera. Tutti questi obiettivi macro dedicati offrono nitidezza, contrasto e qualità dell'immagine di livello elevato in ogni zona del fotogramma.

Fragole e cioccolata, © Alejandro Ruiz, Canon EOS 7D
Obiettivo per primi piani Vengono avvitati sulla parte anteriore dell'obiettivo in uso per ottenere una messa a fuoco più ravvicinata. Occupano uno spazio ridotto e, pertanto, sono ideali quando desideri viaggiare leggero. Sono disponibili due tipi di obiettivi per primi piani Canon; il 250D è più potente del 500D.
Tubi di estensione Un'altra opzione da utilizzare insieme all'obiettivo già in tuo possesso è il tubo di estensione. Questo accessorio viene inserito tra il corpo e l'obiettivo della EOS consentendo alla fotocamera di ottenere una messa a fuoco più ravvicinata. Canon offre due tubi di estensione: EF12 II e EF25 II. Il numero fa riferimento alla lunghezza del tubo: quello da 25 mm consente di ottenere un ingrandimento superiore rispetto a quello da 12 mm. I tubi di estensione non contengono vetro, pertanto la qualità dell'obiettivo viene mantenuta, ma è necessaria un'illuminazione maggiore per ottenere la corretta esposizione.

Cristallo di cuprite, © Matteo Chinellato, Canon EOS 5D Mark II
Impostazioni EOS più avanzate Adesso che hai investito in un obiettivo o un accessorio per la tua fotografia macro, vale la pena di esplorare modalità che ti offrano un controllo maggiore sulle impostazioni di esposizione quali Priorità apertura (Av) o Manuale (M). Queste opzioni consentono di controllare la profondità di campo. Ulteriori informazioni su queste modalità.
Se utilizzi la fotocamera su un treppiede, ecco alcuni suggerimenti per ottenere una maggiore stabilità. Premere il pulsante dell'otturatore può far vibrare la fotocamera. Se il momento in cui scatti la foto non è fondamentale per la sua riuscita, imposta l'autoscatto su 2 secondi per dare alla fotocamera il tempo di stabilizzarsi. In alternativa, puoi utilizzare un telecomando connesso alla tua EOS. Ciò consente di scegliere il momento giusto per l'esposizione senza toccare la fotocamera.

Dolcetti, © Luis Pineda Garcia, Canon EOS 500D
Ritocchi finali
Hai dedicato tempo a realizzare primi piani perfetti. Il passaggio successivo consiste nel realizzare immagini in formato RAW e utilizzare il software Digital Photography Professional (DPP) di Canon per apportare i ritocchi finali. L'utilizzo di strumenti come correzione dell'obiettivo, regolazione del bilanciamento del bianco e ritaglio può far risaltare al meglio le tue immagini. Qui, puoi leggere un tutorial su DPP.





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